RISARCITA UNA PICCOLA AZIONISTA DELLA BANCA POPOLARE DI BARI

Il Tribunale Civile di Bari, con sentenza n. 4242/2023 pubblicata il 26/10/2023, ha accolto la domanda risarcitoria proposta in sede giudiziale da una dei 70.000 piccoli azionisti di Banca Popolare di Bari, il noto istituto creditizio pugliese la cui crisi finanziaria si è manifestata in termini drammatici a partire dal 2015, determinando il sostanziale azzeramento del valore delle partecipazioni azionarie.

La IV^ sezione civile del Tribunale del capoluogo pugliese, nella persona del giudice Savino Gambatesa, ha ritenuto sussistenti i presupposti per dichiarare la risoluzione di un’operazione di acquisto di azioni negoziate nel 2013 da una anziana risparmiatrice, associata allo sportello territoriale ADUSBEF di Monopoli ed assistita dall’avv. Guseppe Angiuli.

In particolare, è stata ritenuta accertata l’inadeguatezza dell’investimento in azioni BPB in rapporto al profilo conservativo della cliente dell’istituto barese (oggi denominato Banca del Mezzogiorno), che è risultato essere non manifestamente incline ad accettare i rischi connessi agli investimenti finanziari.

A detta del giudice barese, la banca, su cui gravava l’onere della prova dell’esatto adempimento della prestazione nel rapporto contrattuale di consulenza, non è riuscita a fornire la prova liberatoria d’aver correttamente operato la valutazione sulla adeguatezza dell’operazione finanziaria in questione, «che deve invero fondatamente escludersi alla luce della notoria rischiosità dell’investimento azionario, dell’età dell’investitore (76 anni al momento dell’acquisto dei titoli), della situazione di pensionata, del reddito effettivo e della mancata diversificazione dell’investimento, concentrato su un unico titolo».

Inoltre, l’istituto creditizio barese è stato ritenuto inadempiente anche per non avere adeguatamente segnalato alla cliente la sua posizione di conflitto d’interessi, consistente nel cumulo in capo allo stesso istituto del duplice ruolo di soggetto emittente delle azioni e, al tempo stesso, di intermediario nella vendita degli stessi titoli.

Per l’anziana risparmiatrice di Monopoli si sono così spalancate le porte del risarcimento del danno, col recupero del suo originario capitale di investimento, pari a circa € 20.000, maggiorato degli interessi e delle spese di giudizio.

Leggi la sentenza in formato integrale

Author: